mercoledì 29 dicembre 2010

Arte contemporanea II: "Concetto spaziale: trasparenze"

Non so se Lucio Fontana abbia mai intitolato così una delle sue opere, ma suo è il ghirigoro di luce che si intravede riflesso nel margine superiore di questa foto, scattata ieri pomeriggio dall'ultimo piano dell'Arengario, in una sala a grandi vetrate da cui si gode una vista incantevole, che da sola varrebbe il prezzo del biglietto, se l'avessimo pagato... Eh sì, perché fino alla fine di febbraio nella nuova sede del museo del '900 a Milano si entra gratis. Basta mettersi il cuore in pace e rassegnarsi a una buona ora di fila al freddo e al gelo e si possono ammirare Picasso, Klee, Balla, Boccioni, Marini, Morandi, Rosai, Burri, il suddetto Fontana (che non faceva solo tagli nelle tele...), Parmiggiani (toh, chi si rivede!) e altri più o meno contemporanei e più o meno strani, ma, a volte, decisamente affascinanti. Poi volete mettere la soddisfazione di visitare un museo appena aperto, con le pareti linde che ancora sanno di vernice, le poltroncine immacolate, le vetrate luccicanti, il bookshop che profuma di legno e libri appena stampati e persino i dispenser di disinfettante per le mani ad ogni piano? Milano, ancora una volta, ci si è dimostrata clemente: dopo un viaggio in treno attraverso una pianura bianca di brina e grigia di nebbia, siamo riemerse in piazza con il sole. Oltre al museo, io, Dani e Co ci siamo concesse anche una visita al presepe meccanico degli anni '40 allestito accanto al Duomo, un caffè con panna in galleria (6 euro!), un saluto a Elisa, la parigina-milanese (o viceversa), e una divagazione nel negozio della Disney (senza acquistare nulla, purtroppo). Insomma, una gitina natalizia niente male grazie alla quale ho potuto constatare cose note, come il fatto che per farmi felice basta portarmi in un museo; ed altre meno note, ovvero che, ormai è ufficiale, sto diventando anticlassica. Che dite, è grave? Saluti vagabondi e, giacché ci siamo, buon 2011!

Nessun commento: